Prima parte
Un ciclo di incontri da ottobre a dicembre
Tanto è stato scritto ed esplorato sulla Seconda guerra mondiale. La violenza, i lutti, le persecuzioni sistematiche, i numerosi fronti, le dinamiche di potere mondiali hanno da sempre posto domande complesse e scomode, che gli storici e le storiche hanno cercato di sciogliere e condividere per dare senso all’evento che più di tutti ha creato uno spartiacque nel Ventesimo secolo.
Eppure, ancora oggi si aprono molteplici orizzonti di ricerca che mettono in luce episodi meno noti, ci permettono di sondare con strumenti nuovi questi anni complessi e di interrogarli con le domande del presente.
Per questo motivo, l’Istituto storico di Modena propone un percorso per approfondire alcuni temi fondamentali della Seconda guerra mondiale e della Resistenza in Italia insieme agli storici e alle storiche più espert* attraverso i loro studi più aggiornati. Una serie di incontri con l’autore focalizzati sull’analisi delle più recenti pubblicazioni e ricerche riguardanti il cruciale periodo storico della Seconda guerra mondiale, che ci condurrà fino all’ottantesimo anniversario della sua conclusione, con discussioni, approfondimenti e materiali più completi.
Gli incontri si svolgeranno da ottobre a maggio.
Nella prima parte, in programma da ottobre a dicembre 2024, l’attenzione sarà concentrata su temi più vicini alla storia locale, ma che si sono riverberati - per la loro rilevanza, per gli eventi che li hanno connotati o per i percorsi memoriali che ne sono seguiti - sull’intera storia nazionale.
Tenere la posizione
Storie di Alleati, tedeschi, civili e partigiani lungo la Linea Gotica
Incontro con Massimo Turchi, autore di Linea Gotica. L'attacco, agosto-ottobre 1944. L'ultimo fronte di guerra in Italia: dai preparativi dell'offensiva alleata alla stasi invernale (Diarkos 2024)
mercoledì 23 ottobre, ore 18
sala Giacomo Ulivi, viale Ciro Menotti 137, Modena
con Mirco Carrattieri, Liberation Route Europe
Scrive Martin Pollack: «La grande Storia diventa più facile da comprendere se la osserviamo dal basso, dalla prospettiva di singole esperienze, vicende e anche tragedie». È con questo approccio che Massimo Turchi, grazie a una ricerca durata anni, ha voluto ricostruire e narrare le numerose vicende dell’ultimo fronte di guerra in Italia, la linea Gotica: le battaglie, gli scontri, le stragi di civili, i bombardamenti aerei, le infiltrazioni e i colpi di mano dalle creste appenniniche alla valle del Po. Un’opera storiografica rigorosa e monumentale, suddivisa in tre volumi (L’attacco. Agosto-ottobre 1944, Il lungo autunno. Ottobre 1944-marzo 1945, L’offensiva finale. Aprile 1945) che affronta, inoltre, la multiculturalità derivata dalla presenza di combattenti di trentotto nazioni lungo le principali linee di avanzata, il tema degli eccidi nazifascisti nelle comunità travolte dal conflitto, le scelte del movimento partigiano nell’incontro con gli Alleati, il ruolo dei servizi d’intelligence e le strategie di guerra degli attori impegnati nelle operazioni. Soprattutto, però, si sono volute raccontare le storie e le memorie, individuali e collettive, di tutte le persone inesorabilmente investite e messe alla prova dal vortice della guerra, e dei traumi da loro subiti. I quali, nonostante siano passati ottant’anni, rendono la storia della linea Gotica ancora molto attuale. In questo primo volume, i preparativi dell'offensiva alleata sono ricostruiti dall’agosto 1944 fino alla stasi invernale, con l'avanzata dei britannici dalle sponde del Metauro fino a Rimini, coinvolgendo le province di Pesaro e Urbino nelle Marche, lo Stato di San Marino e la provincia di Arezzo. L’avanzata degli americani dalle sponde dell’Arno è invece raccontata nelle province di Pisa e Firenze fino alla sua estensione verso nord, nell'appennino bolognese-modenese, ravennate e forlivese-cesenate, e in direzione della Versilia, coinvolgendo le province di Lucca, Pistoia, Prato e Massa.
Massimo Turchi è presidente dell’Associazione Linea Gotica - Officina della Memoria, ricercatore storico e guida ambientale escursionistica. Si occupa di progetti di sviluppo del territorio in ambito storico-culturale e in particolare di quelli relativi alle vicende della Linea Gotica. Autore della metodologia didattica del “diorama vivente”, collabora con le scuole per le visite sui luoghi della memoria. Ha partecipato a progetti europei sulle memorie del secondo conflitto mondiale. Nel 2008 ha pubblicato La linea Gotica e le stragi; nel 2016 per l’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia ha curato il censimento degli episodi accaduti nell’Appennino bolognese e nel 2020 con Pendragon ha pubblicato Di guerra e di genti. 100 racconti della linea Gotica e nel 2024 con Diarkos Linea Gotica. L'attacco, agosto-ottobre 1944. L'ultimo fronte di guerra in Italia: dai preparativi dell'offensiva alleata alla stasi invernale.
"Siate felici"
Le passioni dell'esperienza partigiana
Incontro con Chiara Colombini, autrice di Storia passionale della guerra partigiana (Laterza 2023)
venerdì 8 novembre, ore 18
sala Giacomo Ulivi, viale Ciro Menotti 137, Modena
con Chiara Lusuardi, Istituto storico di Modena
Le passioni e i sentimenti, lo sappiamo, hanno un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Ci fanno compiere scelte improvvise, ci fanno gioire e soffrire. Alimentano un fuoco che non può essere spento. Passioni e sentimenti certamente mossero le donne e gli uomini che scelsero la strada della ribellione e della Resistenza durante la guerra. Possiamo comprenderle davvero noi che viviamo un altro tempo e un’altra storia? È quanto prova a fare Chiara Colombini, cogliendo, attraverso diari, lettere e carteggi, queste passioni ‘in diretta’, nel loro erompere durante quei venti mesi, tenendo sullo sfondo ciò che solo lo svolgersi della storia ha permesso di razionalizzare. In un tempo condizionato dall’eccezionalità che deriva dall’intreccio tra guerra totale, occupazione e guerra civile, i partigiani si innamorano, coltivano ambizioni, si accendono di entusiasmo o si arrovellano nell’insoddisfazione. Una condizione in cui, oltre alla vita, è in gioco ciò che si è scelto di essere. E, a quasi ottant’anni di distanza, emerge intatto il fascino di quell’esperienza così centrale per la storia di questo paese, la sua dimensione di profonda umanità, il prezzo pagato da uomini e donne direttamente nelle loro esistenze, il loro lascito.
Chiara Colombini lavora presso l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, di cui è responsabile scientifica, e fa parte del comitato scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri. Ha curato, tra l’altro, Resistenza e autobiografia della nazione. Uso pubblico, rappresentazione, memoria, con Aldo Agosti (Edizioni SEB27 2012) e Scritti politici. Tra giellismo e azionismo (1932-1947) di Vittorio Foa, con Andrea Ricciardi (Bollati Boringhieri 2010). È autrice di Giustizia e Libertà in Langa. La Resistenza della III e della X Divisione GL (Eataly Editore 2015), di Anche i partigiani però… (Laterza 2021) e di Storia passionale della guerra partigiana (Laterza 2023).
Il mondo sul trattore
La famiglia Cervi tra storia e mito
Incontro con Toni Rovatti e Alessandro Santagata, autori di Fratelli Cervi. La storia e la memoria (Viella 2024)
venerdì 13 dicembre, ore 18
sala Giacomo Ulivi, viale Ciro Menotti 137, Modena
con Andrea Rapini, Università di Bologna, e Claudio Silingardi, Istituto storico di Modena
La tragica storia dei sette fratelli Cervi, fucilati dai militi fascisti a Reggio Emilia il 28 dicembre 1943, costituisce uno dei miti più potenti della storia dell’Italia contemporanea. Ma chi sono stati davvero i Cervi? Non solo i fratelli, ma l’intera famiglia? Questo libro ricostruisce le loro storie: investiga l’universo contadino in cui vissero; segue i diversi percorsi che li portarono all’opposizione al fascismo, al rifiuto della guerra, alla scelta partigiana, fino all’arresto e alla fucilazione; ripercorre gli anni successivi, nei quali ha preso forma la narrazione del loro sacrificio e si è strutturato il loro mito, rivelando difformità e conflitti che emergono dall’analisi del rapporto fra storia e celebrazione.
Toni Rovatti è ricercatrice e docente di Storia contemporanea presso l’Università di Bologna, si è occupata di forme di espressione della violenza in guerra, di Resistenza, di esperienze di transizione alla democrazia nell’Europa del Novecento e di conflittualità sociale nell’Italia repubblicana, concentrandosi in particolare sul ruolo delle vittime e sul rapporto fra storia e memoria attraverso l’uso di fonti giudiziarie e fonti orali. Dal 2022 è coordinatrice scientifica dell’Istituto storico Parri, Bologna. Tra le sue pubblicazioni: Lo specchio della giustizia fascista, in Giustizia straordinaria fra fascismo e democrazia (il Mulino, 2019); Giudici della RSI nella guerra civile, in Antonella Meniconi e Guido Neppi Modona, L’epurazione mancata. La magistratura tra fascismo e Repubblica (il Mulino 2022); Repressione, eversione e uso consapevole della forza, in Il comunismo in una regione sola?, a cura di Luca Baldissara e Paolo Capuzzo (il Mulino, 2023); Fratelli Cervi. La storia e la memoria, con Alessandro Santagata e Giorgio Vecchio (Viella 2024).
Alessandro Santagata è ricercatore presso l’Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni: La contestazione cattolica. Movimenti, cultura e politica dal Vaticano al ‘68 (Viella 2016), Una violenza “incolpevole”. Retoriche e pratiche dei cattolici nella Resistenza veneta (Viella 2021) e Fratelli Cervi. La storia e la memoria, con Toni Rovatti e Giorgio Vecchio (Viella 2024).
♦ Tutti gli incontri sono rivolti a studenti, studentesse, insegnanti, studios* e aperti a tutta la cittadinanza.
♦ Per gli insegnanti è possibile richiedere l’attestato di partecipazione.