Raimondo Morandi nasce il 4 ottobre 1932 a Modena, nella frazione Mulini Nuovi, da Ferdinando Morandi e Elvira Monari. È il quarto figlio di una famiglia di modeste origini composta in tutto da cinque fratelli e una sorella. Il padre è un coltivatore diretto che rivende i propri prodotti presso il mercato ortofrutticolo di Modena, mentre la madre si occupa della famiglia.
Cresciuto ai Mulini Nuovi, Raimondo lavora prima come dipendente in aziende locali, e poi in proprio come imbianchino. Parallelamente, comincia l’attività pallavolistica nella società sportiva “Alfonso Bruni”, per poi passare all'”Avia Pervia”, e nel 1955 è il portabandiera dell’Italia al Festival mondiale della gioventù e degli studenti di Varsavia. Durante la giovinezza conosce la futura moglie Antonietta, con cui si sposerà nel 1961. La coppia avrà due figli, Paola e Maurizio.
Da ragazzino, Raimondo vive la guerra e ascolta le testimonianze dei partigiani dei Mulini Nuovi che partecipano alla Resistenza. L'antifascismo è molto radicato nella frazione, la stessa da cui proveniva anche Emilio Po, che fu torturato e poi giustiziato in Piazza Grande nel novembre del 1944, proteggendo la frazione dalla ritorsione dei fascisti. Non è escluso che questo sia stato uno dei tanti avvenimenti ad ispirare il forte interesse storico di Raimondo per il periodo della Resistenza e per i moti di liberazione dell'Italia dal fascismo.
Sebbene abbia dovuto abbandonare la scuola dopo le elementari, egli si interessa infatti ai movimenti di liberazione antifascisti modenesi, italiani ed europei. Negli anni successivi alla guerra comincia ad acquisire numerosi volumi sulla Resistenza, sulla Liberazione e il Dopoguerra, tra cui figurano testimonianze di partigiani, biografie di personaggi politici, libri sulla Costituente e sulla Costituzione Italiana, volumi di economia, libri sul comunismo, nonché romanzi neorealisti. Inoltre, si ha modo di credere che si tenesse in contatto attivo con varie persone e associazioni legate alla Resistenza, poiché partecipa a vari eventi commemorativi.
Il resto della sua biblioteca, tutt’ora custodita dai figli, testimonia la vastità degli interessi che Raimondo nutriva, e include svariati libri sulla musica, biografie di musicisti classici e libri d’arte.
Dopo una malattia che lo costringerà a trascorrere gli ultimi mesi in ospedale, si spegne il 15 gennaio 1971 all’età di 38 anni, circondato dall’affetto dei suoi cari. La moglie conserverà con cura fino alla sua morte, avvenuta nel 2014, i volumi di Raimondo, che saranno di stimolo per i figli all'amore per lo studio e la cultura.
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Il fondo e la biografia di Morandi sono stati ordinati e ricostruiti grazie al prezioso lavoro di Matteo Gulinelli, studente in tirocinio dell'università di Parma, in collaborazione con la figlia Paola Morandi e con la supervisione di Meris Bellei