Stimato a livello professionale e politico, il prof. Italo Cornia fu protagonista della Resistenza in Appennino e sostenitore di alcuni importanti interventi nel campo dell’assistenza sociale sul piano nazionale e in quello della riforma ospedaliera.
Cornia nasce a Pavullo nel Frignano il 7 agosto 1896 e, iniziati gli studi di Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna, nel 1915 viene chiamato alle armi: è di servizio prima all’ospedale campo di Vestone (Brescia) e poi a Zagabria. Dopo essere stato congedato col grado di capitano, nel 1920 consegue la laurea e assume la condotta medica a Lama Mocogno (1922-23) e, successivamente, a Pavullo (fino al 1936). Conseguita la specializzazione in tisiologia presso l’Università di Milano, a partire dal 1929 svolge incarichi direttivi in diversi sanatori dell’Appennino modenese (Pavullo, Gaiato e La Santona). Di idee socialiste, durante il secondo conflitto mondiale Cornia è nominato presidente del Cln di Pavullo, in rappresentanza del Psiup. La sua attività si distingue per il tentativo di evitare, per quanto possibile, inutili spargimenti di sangue e rappresaglie: per questa ragione, mantiene rapporti anche col comandante della Brigata Nera di Pavullo, Bruno Rivaroli. Nel dopoguerra fa parte della Giunta provinciale del Psiup, condividendo le posizioni della corrente cosiddetta «Iniziativa socialista». In disaccordo con la convergenza tra socialisti e comunisti, nel 1947 Cornia segue la scissione di Saragat e aderisce al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, rinominato nel 1951 Partito socialista democratico italiano. Nell’aprile 1948 è quindi candidato alla Camera nella coalizione Unità socialista, raccogliendo 3.460: il 3 giugno viene proclamato in sostituzione dei compagni di partito eletti in lista nazionale, entrando così a Montecitorio.
Nel corso della I Legislatura, Italo Cornia fece parte dell’XI Commissione lavoro - emigrazione - cooperazione - previdenza e assistenza sociale - assistenza post bellica - igiene e sanità pubblica. Come Attilio Bartole, anch’egli membro della Commissione, Cornia intervenne soprattutto in questioni legate all’assistenzialismo e alla sanità: appoggiò la legge Coppi-Bartole per il completamento del nuovo ospedale di Modena e la realizzazione di un’inchiesta parlamentare sulla miseria in Italia; nel luglio 1952 partecipò inoltre alla discussione e all’approvazione della proposta di ampliamento del numero di malattie professionali da otto a quaranta. Fu firmatario di ben diciotto progetti di legge, tra cui quella per l’istituzione del comune di Palagano (autonomo però solo dal 1957): a essere approvate furono la legge 19 marzo 1952, n. 184 “Piano orientativo ai fini di una sistematica regolazione delle acque e relazione annua del Ministero dei lavori pubblici”, per far fronte in maniera organica alle frequenti alluvioni di quegli anni, e alla legge 6 marzo 1953, n. 99 “Organizzazione della raccolta di fondi per la lotta contro i tumori”, indetta annualmente dall’Alto Commissario per l'igiene e la sanità pubblica per la ricerca e l'assistenza dei malati e delle loro famiglie.
Negli anni del dopoguerra Cornia conseguì la libera docenza in tisiologia. A livello locale, fece parte del Consiglio comunale di Pavullo, candidandosi anche alle amministrative del 1951, venendo però sconfitto dal concittadino Mario Ricci. A conferma sua professionalità, nel 1962 venne nominato membro della Commissione per il riordinamento delle norme sull’assicurazione per l’invalidità e la vecchiaia presso il Ministero del lavoro.
Dopo una malattia che lo costrinse a letto per alcuni mesi, a sessantasei anni il prof. Cornia si spense nel proprio paese natale il 15 aprile 1963.
Riferimenti
Camera dei Deputati, Assemblea, Resoconto stenografico. Commemorazione degli ex deputati Romolo Palenzona e Italo Cornia, IV Legislatura, 8 luglio 1963.
Camera dei Deputati – Portale storico, Italo Cornia, url: http://storia.camera.it/deputato/italo-cornia-18960807#nav (visitato il 10 apr. 2018).
Ermanno Gorrieri, La Repubblica di Montefiorino. Per una storia della Resistenza in Emilia, il Mulino, Bologna 1966.
Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia, Il socialismo a Modena. Contributo per una storia del Psi modenese, in «Rassegna di storia dell'Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia», XIII, n. 12, apr. 1993.
L. R., Il prof. Italo Cornia si è spendo ieri a Pavullo, «Gazzetta di Modena», 16 apr. 1963, p. 5.
Ilva Vaccari, Italo Cornia, in «Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e Provincia», n. 4, apr. 1963, pp. 92-93.
Id., Il socialismo modenese nella Resistenza, Edizioni “Nuova immagine”, Bologna 1988.