A cento anni dall'elezione a sindaco di Modena, giovedì 12 novembre 2020 il Consiglio comunale di Modena commemora la figura di Ferruccio Teglio (Modena, 1883-1956), primo cittadino dal 13 novembre 1920 al 10 aprile 1921, costretto alle dimissioni dopo una lunga serie di violenze fasciste.
Ferruccio Teglio nasce a Modena il 18 marzo 1883 da Bonaiuto e Speranza Levi, un’importante famiglia ebraica modenese; ha una sorella e tre fratelli. Dopo essersi diplomato come ragioniere, è assunto dalla Banca popolare di Modena. Agli inizi del Novecento si iscrive al circolo socialista modenese, diventando nel tempo uno dei suoi principali esponenti e guidando, con altri, le proteste popolari del 1920.
Il momento di maggiore protagonismo è nel biennio 1920-1921 quando, dopo le elezioni amministrative dell’ottobre 1920 diviene sindaco, seppur per soli 5 mesi. Eletto sindaco con 47 voti a favore, 10 schede bianche e 1 voto disperso, la sua elezione sancisce un profondo mutamento politico e amministrativo nella vita della città, per la prima volta guidata da un socialista.
Durante il mandato è licenziato dalla Banca popolare e subisce continue minacce fasciste fino a doversi dimettere il 10 aprile 1921 a seguito del ‘patto di pacificazione’ tra fascisti e socialisti, proposto da Gregorio Agnini.
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