Formazione

Tutta un’altra storia. L’immaginario storico nelle serie TV

La televisione ha assunto oggi un ruolo fondamentale nel processo di produzione, diffusione e ricezione di storie e memorie e nella creazione di un potente immaginario collettivo. Le serie tv, in particolare, danno vita in alcuni casi a narrazioni storiche che contribuiscono alla costruzione di una memoria pubblica e di identità nazionali.

Il ciclo di incontri "Tutta un’altra storia. L’immaginario storico nelle serie TV" intende rintracciare e analizzare gli elementi di un immaginario storico collettivo in alcune serie tv mainstream.

A cura di FEM - Future Education Modena in collaborazione con Istituto Storico Di Modena, PopHistory, Master in Public History (Unimore).

Gli incontri sono rivolti a un pubblico adulto.

 

[EVENTO RIMANDATO]Giovedì 27 febbraio 2020 ore 19
Future Education Modena - Largo Porta S. Agostino 228, Modena
Trump, Notre Dame, Corona Virus: i Simpson avevano previsto tutto?

Nata a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta del XX secolo dalla fantasia di Matt Groening, la serie animata The Simpson è ormai giunta alla sua XXVIII stagione. Si tratta di una vera e propria sit-com a cartoni animati che mette in scena le (dis)avventure di una tipica famiglia americana.

Il vastissimo universo simpsoniano in molte occasioni tocca momenti cruciali della storia americana ed europea. Ciascun personaggio rappresenta, infatti, una fase della storia contemporanea americana: il preside Skinner è l’emblema delle frustrazioni del sistema scolastico americano, ma rappresenta anche il tipico reduce della guerra del Vietnam; il sindaco Quimby è un prototipo del politico democratico; Ned Flanders è un perfetto rappresentante dell’America creazionista e divisa in centinaia di sette e sotto-sette cristiane spesso fondamentaliste (mentre il reverendo Lovejoy ne è una versione più blanda e accomodante). Questi solo alcuni esempi di personaggi che hanno contribuito e ancora contribuiscono alla costruzione dell'immaginario americano.

A cura di Giancarlo Poidomani, insegnante di storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania.

 

[EVENTO RIMANDATO]Giovedì 5 marzo 2020 ore 19
Future Education Modena - Largo Porta S. Agostino 228, Modena
Peaky Blinders: l'individuo di fronte alla storia

La serie tv Peaky Blinders, ambientata a Birmingham (Inghilterra) nel primo dopoguerra, è ispirata alle vicende di un gruppo criminale realmente attivo. Narra l’epopea del gangster Thomas Shelby e della sua famiglia, costantemente alla ricerca di uno spazio di affermazione in una società spietata, attraversata da profondi mutamenti e conflitti. Sostenuta da un pregevole impianto narrativo e da una produzione curata in ogni dettaglio, Peaky Blinders offre l’occasione di riflettere sulle potenzialità delle serie tv come strumento di interpretazione del peso degli individui considerati comuni, anonimi e sconosciuti, posti di fronte ai grandi flussi di eventi storici. Una breve analisi di alcuni di momenti salienti della serie può così suggerire percorsi nuovi attraverso cui decifrare la relazione tra storia e comunità.

A cura di Eleonora Moronti, dottoranda presso il corso di “Storie, Culture e Politiche del Globale” dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

 

Giovedì 16 aprile 2020 ore 19
Future Education Modena - Largo Porta S. Agostino 228, Modena
The Walking Dead: conoscere la storia per sopravvivere

The Walking Dead è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2010 e ideata dal regista Frank Darabont. La serie è basata sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman.

I protagonisti e alcuni episodi di The Walking Dead richiamano alla mente alcuni dei key-points storiografici del processo di costruzione della identità e della cultura americana. Un processo che ha vissuto molte tappe: la colonizzazione dei Padri pellegrini e l’incontro-scontro con i nativi, le guerre d’Indipendenza e la guerra civile e di Secessione, la Crisi del ’29 e il New Deal. Dalla trasformazione degli Usa nella prima superpotenza economica, militare e politica mondiale a partire dal primo dopoguerra fino alla brusca interruzione dell’ottimistica e vitalistica affermazione dell’American way of life, sancita dalla sconfitta in Vietnam e confermata dalla crisi dei decenni successivi. Questo e molto altro lo si trova – a volte in maniera evidente, altre subliminale – in molti degli episodi di The Walking Dead.

A cura di Giancarlo Poidomani, insegnante di storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania.

 

Giovedì 23 aprile 2020 ore 19
Future Education Modena - Largo Porta S. Agostino 228, Modena
The Terror: la storia tra realtà e immaginazione

Tratta dal libro omonimo di Dan Simmons edito in Italia col titolo "La scomparsa dell’Erebus", The Terror è una serie del 2018 prodotta da Amazon. La serie si ispira alla vicenda di due navi della marina britannica realmente esistite, la HMS Terror e la HMS Erebus, partite dall'Inghilterra nel 1845 con l'obiettivo di trovare il leggendario passaggio a Nord Ovest e mai più tornate. La serie prende le mosse da ciò che accadde alle due navi dopo che vennero avvistate l'ultima volta: incagliate nel ghiaccio secolare dell'artico ed impossibilitate a muoversi, esse diventeranno sempre più simili ad una tomba per i loro equipaggi, non solo vessati da condizioni ambientali estreme, ma braccati da una sorta di spirito maligno che sembra intenzionato ad eliminare qualsiasi traccia della loro esistenza. In The Terror il gusto per il gotico si fonde con un ritorno di fiamma per le ambientazioni vittoriane, epoca che abbraccia oltre mezzo secolo di storia della Gran Bretagna e che possiede un fascino tutto suo, che ha reso e rende tuttora le opere ambientate in
essa immediatamente riconoscibili e fortemente evocative.
The Terror è un interessante esempio di come i fatti storici possano costruire validissimi palcoscenici per rappresentare vicende che ondeggiano sul confine tra realtà e immaginazione. Nella serie gli elementi paranormali presenti nella serie sono fusi in modo mirabile con la realtà.

A cura di Matteo Di Legge.

 

Giovedì 14 maggio 2020 ore 19
Future Education Modena - Largo Porta S. Agostino 228, Modena
Navigazioni e conquiste: l'epoca vichinga attraverso le immagini di Vikings

Vikings è una serie televisiva canadese di genere storico creata e scritta da Michael Hirst, che ha debuttando il 3 marzo 2013. La serie è ambientata nel IX Secolo tra la Scandinavia e le isole britanniche e racconta in chiave romanzata le avventure del guerriero vichingo Ragnarr Lothbrok e della sua famiglia. Ragnarr è un contadino che nei mesi estivi è dedito alle scorrerie presso terre lontane nel tentativo di accaparrare bottino. Seppur romanzata la serie TV racconta tutta l’epopea dei vichinghi: dall’incursione al monastero di Lindisfarne all’assedio di Parigi, dalle battaglie tra i vichinghi e le armate del regno del Wessex, fino alla scoperta dell’Islanda da parte di Floki e alla spedizione in Sicilia e nell’Est Europa.
L’epoca vichinga è velata di misteri, credenze e simboli. Si tratta di popolazioni che non hanno lasciato nulla di scritto sulla loro storia e origine. Tutto quello che sappiano ci è stato tramandato da coloro che ne entrarono in contatto o da saghe scritte sotto forma di poemi epici a partire dal XII secolo. E’ indubbio che i vichinghi siano stati un popolo dalle grandi capacità, militari ma soprattutto commerciali. Questa popolazione, molto eterogenea, era prevalentemente composta da pastori e contadini delle zone del Nord Europa, come Danimarca e Norvegia. L’espansione militare e commerciale dei vichinghi iniziò dalle loro terre natie per poi progressivamente allontanarsi maggiormente, arrivando fino alle coste della Groenlandia, al Labrador e nel Mediterraneo. Molti storici ritengono che la loro scomparsa non fu una vera e propria estinzione, bensì un inglobamento della loro cultura con quelle di cui avevano fatto esperienza grazie ai traffici commerciali.

A cura di Fabio Fossati.

 

Giovedì 21 maggio 2020 ore 19
Future Education Modena - Largo Porta S. Agostino 228, Modena
Timeless e il ruolo degli storici nella società 2.0

Timeless è una serie televisiva statunitense di fantascienza sui viaggi nel tempo. La serie mette in scena il sogno di qualsiasi storico: poter viaggiare nel tempo e vedere con i propri occhi avvenimenti e personaggi chiave della storia contemporanea.

Uno dei protagonisti è una storica chiamata Lucy Preston. Questa scelta risulta interessante per analizzare il ruolo che la società contemporanea attribuisce alla figura dello storico. In questo caso si tratta innanzitutto di mettere a disposizione dei compagni le sue conoscenze per evitare comportamenti anacronistici e di contribuire alla scelta degli abiti (mentali e non) più adatti al contesto storico. Nel corso della serie si passa attraverso l’America ai tempi della schiavitù, della guerra di Secessione, della segregazione razziale negli Stati del Sud. La storia vista da una minoranza è anche quella vissuta in alcuni casi dalla storica che, in quanto donna, subisce in determinate epoche un trattamento discriminatorio e sessista. Viaggiando nel tempo i protagonisti della serie possono cambiare gli avvenimenti e costruire un presente diverso: in Timeless, dunque, si parla di “What If History”. Sullo sfondo vi è Rittenhouse, una organizzazione segreta che in tutti gli episodi della serie appare come la responsabile occulta delle pagine più nere della storia americana: un dato particolarmente interessante in un periodo come quello attuale che, grazie ai social media, ha visto rafforzarsi teorie complottiste e tentativi di spiegare la storia (americana e non) ricorrendo a cospirazioni e trame occulte.

A cura di Giancarlo Poidomani, insegnante di storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania.