Umberto Eco ha parlato di Ur-Fascismo, cioè di un insieme di caratteri che si ripresentano nel tempo sotto forme diverse, definendo un fenomeno politico, sociale e culturale come
fascismo. Vi sono tuttavia differenze innegabili tra il fascismo storico e i fascismi del mondo contemporaneo. Il primo si presenta come un partito-milizia che ha lo scopo di abbattere la democrazia parlamentare servendosi del consenso di massa costruito sulla propaganda, ma anche della repressione, della violenza e della militarizzazione della sfera politica. I fascismi di oggi invece si sono adattati alla vita democratica, almeno dichiaratamente rendendo complesso individuarne la presenza nelle società attuali.
Il programma di iniziative si propone di indagare questa complessità attraverso una inchiesta giornalistica che parte dalla nostra quotidianità e dalla diffusione di movimenti dichiaratamente neofascisti, per poi analizzare il rapporto dell'Italia con il suo passato coloniale - con una particolare attenzione al caso della Libia, zona ancora così pregnante ai giorni nostri - e i benevoli 'luoghi comuni' con cui gli italiani hanno raccontato tale passato e la propria relazione con lo 'straniero'.