Ricerca

Progetti

L’Istituto storico è attivo nella promozione e realizzazione di ricerche storiche che hanno come oggetto sia il territorio provinciale, sia tematiche di carattere generale. Le ricerche nascono dalla progettualità interna all’Istituto anche su sollecitazione da diversi soggetti che sono in relazione con esso.

Da diversi anni l’Istituto si è aperto a nuove tematiche ed epoche storiche, uscendo dall’identificazione come luogo di studio della Resistenza e della Seconda guerra mondiale. Pur rimanendo costanti alcuni filoni di approfondimento, che costituiscono le basi e le ragioni dalle quali è nato l’Istituto, come l’Antifascismo storico, la Resistenza e la Deportazione – ma affrontati con modalità nuove –, altre piste di ricerca sono andate caratterizzando l’attività dell’associazione di questi anni, come testimoniano i progetti di ricerca aperti attualmente.

 

1945-1946. Violenza e costruzione della legalità (Modena-Reggio Emilia, 7-9 aprile 2016)

Il Convegno, promosso dalla rete degli Istituti storici dell'Emilia Romagna e dall’Insmli, ha rappresentato la conclusione del percorso intrapreso dall’Insmli per il Settantesimo anniversario della Resistenza, e ha fatto il punto sulla fase finale della lotta di liberazione e sull’immediato dopoguerra.

L’obiettivo è stato quello di non eludere il nodo della violenza, evitando però le derive del dibattito pubblico recente, che, trascurandone le genealogie e  i contesti, hanno ridotto il 1945-1946 a una sanguinosa resa dei conti.

In particolare si sono analizzate le pratiche violente dei diversi attori in campo, articolandole cronologicamente e spazialmente; e si sono verificati i tentativi e le strategie messe in atto dalle varie autorità presenti sul territorio per disciplinare la violenza agita, per ripristinare una condizione di legalità, per realizzare una giustizia di transizione.

Il convegno si è svolto tra Reggio e Modena, in un territorio la cui memoria pubblica sul tema è particolarmente accesa; ma ha sviluppato un quadro nazionale e confrontarsi anche con la recente letteratura internazionale sul tema. La pubblicazione degli atti è prevista entro il 2017 per l'editore Viella.
PDF programma del convegno

 

Cittadinanza al femminile. Progetto di lavoro sul triennio 1945-1948

Progetto poliennale,  in collaborazione con il Centro documentazione donna di Modena, che intende indagare le forme di socialità e partecipazione proprie della componente femminile nei primi anni della Repubblica. Tale indagine riguarderà sia le figure eminenti, presenti nell'immaginario e nella memoria delle comunità, sia figure e storie "anonime" ma altamente rappresentative del radicarsi di un modello di convivenza di tipo democratico. Il progetto prevede ricerca e  laboratori con le scuole sui luoghi di socialità, memorie individuali e collettive, modelli politici e culturali. Una ricerca per una fotografia della società del triennio che ha dato i natali all'Italia repubblicana e costituzionale attraverso il confronto tra aspirazioni, retoriche e simbologie culturali, vita quotidiana e ambienti di lavoro. Vai al sito

 

Ricostruire

Progetto di ricerca realizzato con alcuni comuni della Provincia di Modena per la costruzione di una banca dati degli amministratori locali a partire dalle prime Giunte CLN. Il progetto si avvale della collaborazione di alcuni studenti frequentanti il Master in pubblic history in corso presso Unimore e realizzato con la collaborazione di Istituto storico di Modena, di Reggio Emilia, Casa Cervi e Fondazione Fossoli. La banca dati confluirà in Modena 900, banca dati biografica promossa dall’Istituto storico di Modena.

 

Percorsi di memoria del sindacato

Programma di lavoro con la CGIL di Modena che concretizza la collaborazione avviata negli anni Novanta per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico del sindacato modenese, e che ha dato notevoli risultati sul piano della ricerca storica e della divulgazione, centrandola soprattutto sulla valorizzazione dei luoghi di memoria, di alcuni specifici patrimoni (le bandiere storiche) e sulla didattica. 
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Laboratorio” sui movimenti degli anni Settanta a Modena

Il laboratorio prende l’avvio dalla conclusione di un progetto di ricerca sugli anni Sessanta a Modena, che ha avuto come risultato la pubblicazione del volume di Alberto Molinari Il tempo del cambiamento. Movimenti sociali e culture politiche a Modena negli anni Sessanta (qui una significativa recensione al libro). La sua presentazione ha dimostrato la presenza di un forte interesse verso questi anni, per cui si è deciso di affrontare anche gli anni Settanta con una ricerca collettiva. 

Tale progetto si muove nel solco di quella storiografia che nel dibattito corrente sulla cosiddetta “stagione dei movimenti” insiste da tempo sull’importanza dello studio dei casi locali per arricchire il quadro interpretativo di un’esperienza multiforme, non riducibile esclusivamente alle dinamiche che caratterizzarono le grandi città italiane. L’attività del Laboratorio, promosso dall’Istituto storico di Modena con la collaborazione del Centro Documentazione Donna, del Centro Ferrari, della Fondazione Gorrieri di Modena e formato da studiosi della storia dei movimenti e da giovani ricercatori di diverse Università (Modena e Reggio Emilia, Bologna, Glasgow) ha diversi  obiettivi: la periodizzazione della “stagione dei movimenti”, il profilo e il ruolo degli attori coinvolti nell’azione collettiva, le interazioni tra movimenti, sfera sociale, livello politico-istituzionale. Sul piano della periodizzazione, la ricerca si muove in una prospettiva “lunga” che, da un lato, si lega ad alcuni studi sugli anni Sessanta nella realtà locale, dall’altro intende offrire spunti per andare oltre i consueti limiti cronologici della “stagione dei movimenti”, proiettandosi verso gli anni Ottanta.

Nei primi mesi di lavoro il Laboratorio ha iniziato a sviluppare queste linee di ricerca, ha avviato una ricognizione negli archivi locali e nazionali, lo spoglio di quotidiani e riviste, la raccolta di una serie di interviste. Nell’arco del prossimo triennio l’attività laboratoriale prevede, oltre a momenti di discussione interna, seminari su problemi metodologici e interpretativi, confronti con analoghe esperienze realizzate in altre realtà locali, una pubblicazione finale che raccoglierà i saggi scaturiti dal lavoro di ricerca.

È possibile leggere la presentazione della ricerca e consultare un primo indice che dà conto dei diversi ambiti di studio.

 

Il coraggio di essere giovani»: un progetto sulla FGCI di Modena degli anni Ottanta

Progetto dedicato alla Federazione Giovanile Comunista promosso dall'Istituto Storico di Modena insieme all'associazione “Insieme per Angela”. La scelta di porre una lente di ingrandimento sul rapporto tra mondo giovanile e Pci, che negli anni Ottanta divenne uno dei nodi più critici per il partito anche all'interno delle apparentemente immutabili “zone rosse” del centro-Italia, parte anche da una considerazione: nonostante la Fgci vivesse schiacciata tra il movimentismo della seconda metà degli anni Settanta e il generale calo della partecipazione tra i giovani italiani, nonostante la sua inevitabile subordinazione al Pci, la sua posizione minoritaria e le risorse limitate, fu proprio dalla Fgci che arrivò uno dei pochi segnali di reazione al momento di stallo che stavano attraversando i comunisti italiani.

Il caso di Modena, in particolare, costituisce un punto di osservazione privilegiato per individuare gli elementi più significativi di questo processo di rinnovamento.  I materiali provenienti dagli eventi e dalle campagne promosse dai giovani comunisti modenesi mostrano un allontanamento progressivo ma radicale dai linguaggi appartenenti alla tradizionale propaganda di partito, in favore dell'introduzione di elementi visivi e tematici provenienti dalle esperienze del mondo giovanile e dei nuovi movimenti sociali, ma anche dalla cultura di massa, emersi tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta.

È possibile leggere la presentazione della ricerca a cura di Claudia Capelli.