Fernanda: la guerra e la fame


Sul cielo del nostro mercato le più fosche nubi … Tutto è sparito

(Cronaca Pedrazzi -14 dicembre 43)


[L'installazione è dedicato a Fernanda Scaglietti e allestita in uno degli spazi del Mercato Albinelli (ingresso da piazza XX settembre). Fernanda Scaglietti aderisce ai Gruppi di Difesa della Donna e partecipa alla manifestazione dell’8 marzo al Salumificio Frigieri di Paganine]  


Il mercato coperto viene inaugurato il 28 ottobre 1931, dopo l'abbattimento di alcuni isolati tra via Albinelli e via Mondatora, sostituendo il mercato che si svolgeva tradizionalmente in piazza Grande. Questo luogo può essere assunto come emblema delle difficoltà alimentari incontrate durante la guerra dai cittadini di Modena. Numerose testimonianze e documenti ricordano l'angoscia provocata dai banchi vuoti e dalla penuria di alimenti, le difficoltà e i ritardi nella distribuzione dei generi di prima necessità, il continuo rialzo dei prezzi e il diffondersi del mercato nero, con i prezzi che aumentano vertiginosamente. La tessera annonaria – il documento obbligatorio per acquistare prodotti alimentari - non riesce a coprire nemmeno la metà del fabbisogno calorico quotidiano. Tornano in auge il baratto e le prestazioni di lavoro in cambio di generi alimentari. In tale situazione i Gruppi di difesa della donna promuovono negli ultimi mesi di guerra numerose manifestazioni per denunciare lo stato di fame e indigenza in cui versano i modenesi. La più importante è quella che si svolge al salumificio Frigeri di Paganine l’8 marzo 1945, durante la quale  vengono  prelevati e distribuiti alla popolazione 30 quintali di carne.




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