Il partito fascista istituì l’Opera Nazionale Balilla nel 1926, con il compito di controllare tutta l’attività giovanile, all’interno di un apparato strutturato per fasce di età: Figli della Lupa (6-8 anni), Balilla (8-14 anni), Avanguardisti (14-18 anni), iscritti ai Fasci giovanili di combattimento (18-21 anni). Queste organizzazioni svolgevano attività ricreative, sportive e assistenziali, con lo scopo di inquadramento e indottrinamento dei giovani. Nel 1937 confluirono tutte nella Gioventù Italiana del Littorio (GIL), che aveva 8 milioni di aderenti e dipendeva direttamente dal segretario del PNF, Achille Starace. Nel 1941-42 il 99,9% degli studenti delle scuole superiori risultava iscritto a queste organizzazioni.
Il partito fascista non tollerò concorrenti nel controllo e nell’organizzazione dei giovani; nel 1929 fu sciolta l’Associazione scoutistica e le squadre fasciste prendevano spesso di mira le sedi dell’Azione cattolica, fino a che si arrivò allo scioglimento di tutte le associazioni giovanili non facenti capo al Partito fascista e all’ONB.