Lentengre, Pierre Célestin [Pierre Lentente]
Nasce il 17 dicembre 1890 a Parigi. Di professione meccanico e poi contabile, nel 1920 fonda un gruppo anarchico a Parigi e inizia a collaborale al giornale anarchico “Le Libertaire”. Nel dicembre 1922 partecipa al Terzo Congresso dell'Unione Anarchica tenutosi a Levallois-Perret.
Nel maggio 1923 a causa di un articolo pubblicato sul giornale è condannato a sei mesi di carcere, tornando libero in settembre. Membro del Consiglio di amministrazione del quotidiano, ne diventa l’amministratore in sostituzione di Georges Vidal, l'11 dicembre 1923. Un anno dopo, il 14 dicembre 1924, è sostituito da Henri Delecourt, nominato dal Congresso dell'Unione anarchica di novembre a Parigi. Nello stesso periodo è anche amministratore di “The Anarchist Journal”.
Svolge anche attività sindacale, come membro della minoranza anarco-sindacalista della Confederazione generale del lavoro unitaria. Contrario al suo progressivo avvicinamento alle posizioni del Partito comunista, è tra coloro che promuovono la scissione e la creazione dell'Unione federativa dei sindacati autonomi – diventandone nel 1925 l'archivista - che si trasformerà nel congresso di Lione del 1926 in Confederazione generale del lavoro-Sindacalismo rivoluzionario (CGT-SR). Nel novembre 1925 è eletto nel Comitato d'iniziativa dell'Unione anarchica, e viene confermato in tale carica anche nel congresso di Orleans del luglio 1926, quando l'organizzazione si trasforma in Unione comunista anarchica. Nel 1927 accompagna Sébastien Faure – del quale diventa uno dei principali collaboratori – in un tour di conferenze.
Vive pienamente le vicende che attraversano l'Unione anarchica rispetto alle proposte di trasformazione in organizzazione di tendenza e non più di sintesi tra posizioni diverse, e che portano alla nascita nel novembre 1927 dell'Unione comunista anarchica rivoluzionaria (UACR). Con Faure, altre individualità e gruppi anarchici promuove l'Associazione dei Federalisti Anarchici (AFA), tenendone provvisoriamente la segreteria fino alla nomina di René Darsouze nel febbraio 1928.
Segretario del gruppo anarchico ‘Fernand Pelloutier’ di Parigi di questa nuova associazione, è anche redattore e amministratore del suo primo organo a stampa, “Le Trait d'union libertaire”, uscito in soli quattro numeri nel 1928. Cura anche i primi sei numeri di “La Voix libertaire”, da maggio a ottobre del 1928, prima che la testata venga trasferita a Limoges. Nel 1929 è membro del comitato 'Colonia dei bambini libertari', che ospita per due mesi in campagna cinque bambini figli di lavoratori.
Nel 1930, avendo l'UACR abbandonato le posizioni di chiusura rigida verso le altre tendenze anarchiche, avendo precedentemente firmato un manifesto a favore della riunificazione dei comunisti anarchici, viene eletto nella sua Commissione amministrativa. Mantiene comunque un ruolo attivo nell’AFA, ora non più in ‘concorrenza’ con l’UACR, al punto che nel 1933 ne diventa il segretario. In questo periodo, collabora pure con Sébastien Faure alla realizzazione della Encyclopédie anarchiste.
Nel novembre 1932 è delegato dell'Unione metalmeccanica della regione parigina al 4° congresso della CGT-SR. In tale occasione viene eletto nella Commissione amministrativa e diventa amministratore del giornale “Combat syndacaliste”. Dopo gli incidenti provocati dall'estrema destra a Parigi il 6 febbraio 1934, lancia sulle colonne del giornale un appello all'unità d'azione antifascista.
Il 30 luglio 1936 è con Justin Olive, Raoul Chenard, Pierre Besnard e Sebastien Faure, uno dei relatori nella grande manifestazione organizzata dalla CGT-SR a Parigi per ricordare e sostenere una serie di militanti stranieri: Erich Mühsam assassinato in Germania e la sua compagna Zensl imprigionata in URSS, Alexander Berkman morto in esilio, Francisco Ascaso e Manuel Pérez uccisi in Spagna, Simón Radowitzky imprigionato in Uruguay e Valeriano Orobon scomparso da poco in Spagna. Parla anche a una manifestazione a sostegno della 'Free Spain', tenutasi alla Mutualité il 1° ottobre 1936.
Non si hanno notizie sulla sua attività nel periodo dell'occupazione tedesca della Francia. Dopo la Liberazione, continua a vivere a Parigi, sottoscrive regolarmente per “Le Libertaire” e diffonde i fascicoli dell'Encyclopédie anarchiste. Nel 1948 è, con Justin Olive, segretario del Gruppo parigino dell’Associazione amici di Sebastien Faure, fondata a Lione valorizzare la vita e l'opera dell’anarchico, pacifista e pedagogista francese. Fino al 1955 è responsabile delle pubblicazioni dell'associazione e prosegue tale collaborazione anche negli anni successivi, quando l’associazione cambia nome in “La Ruche culturelle”, promuovendo artisti, autori e propagandisti libertari francesi.
Nell'autunno del 1952 risulta membro del Centre for Philosophical Research, che organizza dibattiti settimanali alla Salle des Societes-savantes. Non si hanno altre notizie su di lui, muore il 20 marzo 1982 a Draguignan (Var).
Bibliografia
Sébastien Faure, La fin douloureuse de Sebastien Faure. Apôtre libertaire de la paix. Lettres aux amis, 1939-1942, introduction de Pierre Lentente, préface de Aristide Lapeyre, Paris, La ruche ouvrière, 1957
Jean Matron. Le Mouvements anarchiste in France, II, De 1914 à nos jour, Paris, Maspero, 1983
Marianne Enckell et al., Les anarchistes. Dictionnaire biographique du mouvement libertaire francophone, Ivry-sur-Seine, Éditions de l'Atelier, 2014