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Zone libere nel modenese. Novità su E-review

Nell'ultimo aggiornamento del numero di E-review - rivista degli istituti storici dell'Emilia-Romagna in rete -  dedicato alle zone libere partigiane in Emilia-Romagna sono usciti tre interessanti saggi riguardanti il modenese.

Montefiorino dopo i rastrellamenti: la seconda fase della zona libera, di Dana Portaleone

Abstract: Il saggio si incentra sulla seconda fase della zona libera di Montefiorino e ricostruisce gli eventi dalla fine dell'estate del 1944 all'aprile del 1945. Tale fase, oggetto di una polemica storiografica della quale si dà conto in apertura, si rivela un territorio fertile per indagare la produzione di memorie «diverse» così come lo scarto tra realtà e rappresentazione. Dopo alcune considerazioni su tali questioni, si pone l'attenzione sugli elementi di continuità e discontinuità tra la prima e la seconda Montefiorino; nell'ultima parte della ricerca si tenta una ricognizione delle vicende che investirono i comuni modenesi e reggiani durante la fase autunnale.

 

La zona franca del Carpigiano: un lungo «braccio di ferro» tra partigiani e nazi-fascisti, di Chiara Lusuardi

Abstract: Le campagne intorno al Carpigiano arrivarono a essere nell’autunno del 1944 «zone franche» per il profondo radicamento che i partigiani maturarono con l’ambiente rurale. Grazie a una lotta che univa la guerriglia armata alla tutela dei diritti della popolazione e dei lavoratori, i partigiani ottennero un largo sostegno e poterono organizzare una mobilitazione di massa, tanto da rendere i territori agricoli vere roccaforti in cui i militari nazi-fascisti entravano solo con massicci rastrellamenti.

 

I due versanti della memoria. La repubblica di Montefiorino e la strage di Monchio, di Elena Pirazzoli

Abstract: Le repubbliche partigiane dell’Emilia Romagna hanno lasciato poche tracce tangibili, sotto forma di monumenti e memoriali: le loro forme del ricordo non sembrano distaccarsi da quelle dedicate più ampiamente alla Resistenza. Fa eccezione il Museo della Repubblica di Montefiorino: questo saggio ripercorre i suoi successivi allestimenti e la progressiva elaborazione delle diverse memorie locali, necessariamente estese a comprendere la vicenda, di segno ben diverso, della strage di Monchio, Susano e Costrignano, avvenuta sul versante opposto della valle.

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