Ministero della Cultura

Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali

Dal 2016 l’Istituto è inserito nella tabella annuale degli istituti culturali che ricevono contributi da parte del Ministero della cultura – Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, sulla base di quanto disposto dall’art. 8 della legge n. 534 del 17 ottobre 1996 “Nuove norme per l’erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali”, che riconosce gli istituti culturali di particolare rilevanza per la loro importanza come centri di studio, ricerca, approfondimento e promozione culturale.

Per essere inseriti in questa tabella occorre rispondere a una serie di requisiti. Tra questi, essere in possesso della personalità giuridica, non avere fini di lucro, promuovere attività di ricerca e culturali in modo continuativo, disporre di un rilevante patrimonio bibliografico e archivistico, disporre di una sede adeguata.

Grazie a questo contributo molte attività scientifiche e culturali sono realizzate grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.

Nella graduatoria 2020 l’Istituto è risultato quindicesimo su 309 istituti diffusi su tutto il territorio nazionale, in quella del 2021 primo su 288 istituti.

 

Direzione Generale Biblioteche e diritto d'autore

Dal 2019 l’Istituto riceve contributi dalla Direzione generale biblioteche nell’ambito dei finanziamenti destinati alle biblioteche non statali aperte al pubblico – con esclusione di quelle di competenza regionale. Tali contributi hanno consentito interventi sulla Biblioteca Ferrarini e sui periodici, con il completamento di alcune collezioni di riviste (Quaderni storici, Contemporanea, Memoria e ricerca, Passato e presente).

 

Direzione Generale Archivi

Dal 2019 l’Istituto riceve contributi dalla Direzione generale archivi, che hanno riguardato il riordino del fondo del senatore Silvio Miana e soprattutto, su due annualità, della raccolta dei manifesti sindacali della Camera confederale del lavoro di Modena, nell’ambito della legge riguardante la conservazione e informatizzazione degli archivi dei partiti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori.


Dal 2018 i singoli contributi provenienti dalle varie direzioni del Ministero della cultura sono visibili nella pagina sulla trasparenza in questo sito.